el pibe de oro!

Per carità, non intendevo fare polemiche personali, non mi sogno nemmeno di paragonarti ai catenacciari alla Brera, parlavo in generale! Ma il fatto è che in gran parte del mondo, come nelle nazioni che ho citato, tra cui l'Italia in cui siamo cresciuti, la furbizia, il trucchetto e la carognata sono sempre stati considerati PARTE DEL GIOCO E DEL DIVERTIMENTO, mentre nelle nazioni anglosassoni, almeno in tempi passati, il "Fair Play" veniva instillato nella mente dei giovinetti fin dalle prime esperienze. Mentre da noi lo sgambetto era parte integrante del bagaglio "tecnico" del difensore, in Inghilterra veniva fischiato anche dai suoi sostenitori. Come del resto il tirare la maglia ed i calzoncini dell'attaccante, cose normali da noi, che erano invece puniti severamente. Per non parlare degli insulti e degli sputi tipici di alcune nazioni sudamericane, che mandavano gli albioni completamente fuori di testa, incapaci com'erano di concepire comportamenti simili.
La loro idea, almeno finché non hanno incominciato ad imparare dai peggiori, era di un confronto duro e spietato (facevano entrate in scivolata terribili) ma corretto (tiravano alla palla, e peggio per te se non eri lesto a tirar via il piede). In un simile scenario, i goals erano naturalemtne molti perché i falli "tattici" ed i trucchetti di cui sopra erano molto più rari.
Ecco perché, fin dai tempi della mia adolescenza, ho ammirato il calcio inglese. Mi dava l'idea di un confronto fra gentiluomini, con rispetto e cavalleria, così lontano dall'idea dei vari Brera, che vedevano nel calcio un prolungamento dell'italaca arte dell'arrangiarsi e del metterselo nel didietro a vicenda e peggio per l'ultimo della fila che lo becca e basta. Che poi gli inglesi facessero a volte figure barbine e perdessero spesso non era importante per me, perché non ero e non sono un fanatico della vittoria ma dello spettacolo.
E se devo citare la partita che più ricordo con affetto, penso sempre a Brasile-Inghilterra 1-0, durante il primo turno del mondiale del 1970. Il corretto agonismo e la generosità degli inglesi contro l'arte naturale e l'ingenuo piacere di far spettacolo dei brasiliani. Niente vigliaccate o trucchetti, pochissimi falli, gioco aperto, strette di mano dopo ogni scontro, tante occasioni e possibilità di esprimere le proprie potenzialità: quello era il calcio che avrei sempre voluto vedere e che invece raramente ho potuto ammirare in seguito.
Insomma, diamo a Cesare quel che gli spetta: se avessimo tutti imparato dalla correttezza degli inglesi (anziché insegnare a loro la nostra scorrettezza), goal come quello "storico" di Maradona non sarebbero stati così rari. E lo spettacolo, al quale tu ed io siamo affezionati, ne avrebbe tratto un grande vantaggio.
Non sei d'accordo?

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Scritto da: Giggirriva 23/10/2006 15.34
allora:
io non sono un Catenacciaro e se ho scelto come nick Gigi Riva non posso certo avere simaptia per DELINQUENTI come Benetti ecc che hanno rovinato spesso campioni come lui.
la mia voleva essere solo una costatazione che certi goal si possono vedere solo in occasione di difese diciamo ingenue.
credo che ci sia una via di mezzo fra beccare un goal come quello di Maradona e troncare una gamba a qualcuno.
onestamente non riesco ad apprezzare + di tanto quel goal per il fatto che i dribbling sono stati fatti tutti con il difensore a 2-3 metri e non ravvicinati. insomma la difesa sembra un groviera e oltretutto a me il groviera non piace.
se avrai occasione di leggere i miei interventi calcistici sono sempre stati abbastanza critici, anche durante l'ultimo mondiale , vinto per demerito altrui + che per merito proprio e in una totale, globale, mondiale assenza di spettacolo.
apprezzo quello che hai scritto riguardo la corretteza dell'Inghilterra, e credo che faccia bene al calcio una cosa simile, ma riguardo allo spettacolo, come nazionale, raramente ne ha offerto, almeno dagli anni '70 in poi.
discorso diverso per i club... ma stiamo andando O.T.
P.S. a Lineker

P.P.S. la frase di Guccini sarebbe : " e a culo tutto il resto"

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