III.22 TRIBUNALE DI MILANO - 1 febbraio 2001 - Giud. MARANGONI - A.GI.DI. soc. coop. a r.l., Cataldo Baglio, Giovanni Storti, Giacomino Poretti, Marina Massironi, Paolo Guerra (avv.ti Giusti, Savasta) c. Class Editori s.p.a., Paolo Panerai, Paolo Pietroni (avv. Fusco), Alexander Koban.
Il diritto di satira è riconosciuto e tutelato dall’ordinamento quale particolare espressione della libertà di manifestazione del pensiero garantita dall’art. 21 cost., anche se la necessaria elasticità di valutazione della forma espressiva della rappresentazione satirica non può spingersi fino a giustificare anche l’ingiuria gratuita (1)
L’opera parodistica (nella specie: satirica) non costituisce mera elaborazione creativa ex art. 4 l.a. (che necessiterebbe del preventivo consenso dell’autore dell’opera originaria), a motivo del rapporto di radicale antinomia e di rovesciamento concettuale che la parodia riveste rispetto all’opera di derivazione che ne impedisce l’assimilazione alle ipotesi di trasformazione che rispettino il nucleo ideologico dell’opera di riferimento: e correlativamente ha invece natura di opera autonoma, in quanto implicante comunque una (sia pur modesta) attività creativa, e dunque una protezione ex artt. 1 e 2 l.a. in quanto dotata di propria autonoma individualità (2)
La tutela della parodia (nella specie: satirica) quale opera autonoma esclude che essa possa costituire violazione dei diritti morali dell’autore dell’opera parodiata (3)
Aldo,Giovanni e Giacomo Forum