Intervista: Tu la conosci Claudia?

Come mai. dopo film abbastanza drammatici avete smorzato un pò i toni? Dopo tutto l'adulterio è un argomento abbastanza leggero rispetto l'amicizia, la mafia…Giacomo - Dopo quattro film drammatici c'eravamo stancati.Volevamo fare finalmente una commedia (risate generali).

Come mai la novità di una donna al centro della storia?
Giovanni - Volevamo dare più responsabilità a Paola. Lei ci sà fare.

Dopo Al, John e Jack siete ritornati alle origini. Come mai?
Giacomo - semplicemente avevamo voglia di fare questo film, di parlare di storie che ci riguardano, di Milano, di noi…

Per Massimo Venier, il regista. Hai attuato qualche differenza nel dirigere il trio in questo film? Hai sviluppato nuove tematiche?
Giacomo - (rubando la parola) si, ha cercato di tagliarci il più possibile (risate).
Venier - No, come al solito. L'unica differenza è con il precedente film (la leggenda di Al, John e Jack) che comunque era una pellicola particolare.

Come pensate verrà accolto questo film a Natale? La concorrenza è agguerrita…
Giacomo - Beh, giochiamo contro i cartoni animati e le stars di Hollywood. Se arriviamo quarti o quinti va bene.
Aldo - Beh, ci sono solo cinque film tra le sale…

Pensate di fare mai qualcosa di più politico? Vi siete mai censurati?
Giovanni - NO! NO! NO! (risate).
Aldo - Seguiamo la nostra natura, siamo fatti così, siamo "umplugged" (citazione del film).

Come è stato lavorare con la Cortellesi?
Giovanni - è stato difficile, non avevamo mai lavorato con una così alta.
Aldo - È andata benissimo, lei è molto brava. Per noi ha dovuto limitare tutte le sue solite smorfine.
Giovanni - Non è vero, l'abbiamo tagliata.
Giacomo - Si è andata bene, però da qui a dire che la richiameremo è un'altra cosa.
Paola - Più che altro non so se io ritornerei (risate). È stata una bella esperienza, non ho fatto alcuna fatica ad interpretare "Tu la conosci Claudia?". È una commedia ben scritta e interpretata, a parte loro tre (indica il trio).

Come mai ancora ricorre la presenza dell'automobile come elemento comico? È una vostra ossessione?
Giovanni - Ma perché? Le dà fastidio? (risate).

È sembrato che in alcuni passaggi vi siate autocitati. È una casualità o è stato qualcosa di più studiato?
Giovanni - Effettivamente per una scena abbiamo scelto così perché ci sembrava l'unica soluzione possibile, anche se sapevamo che c'era il rischio che fosse letta come un omaggio verso i nostri precedenti lavori.

Il film preferito di Giacomo è veramente, come viene affermato nella pellicola, "Le onde del destino" di Lars Von Trier?
Giacomo - No, non in assoluto ma è tra i miei preferiti.
Aldo - Io quando l'ho visto ho vomitato.
Giovanni - Non puoi capire la bassezza dei gusti di Aldo.

Giacomo, nel film (noto interista) hai dovuto tifare Milan. Come hai fatto?
Giacomo - In quel periodo stavo male. Non ci ho capito poi molto; ero come assente.Le battute le ho farfugliate.

Anche in questo film interpretate i vostri soliti tre personaggi…
Giovanni - Questa è una bella domanda (Aldo sbadiglia) che merita una risposta lunga (silenzio).
Giacomo - A parte gli scherzi, noi non facciamo che delle maschere di ciò che già siamo nella vita reale.
Giovanni - Io ,come nei film, anche nella vita sono un duro. Ottavia (indica Ottavia Piccolo a fianco) lo sà… sono una carogna!
Aldo - Io effettivamente devo levarmi la parte del siciliano. Adesso sto imparando il toscano. Appena lo saprò sarete contenti e potrete scrivere bene anche di me (risate).

Come altri comici anche voi nella vita reale siete un po' tristi?
Paola - No (abbassa gli occhi mestamente, a mezza bocca), ci divertiamo parecchio, non si fa che ridere. Ah, Ah, Ah…. che bella la vita, quanto mi piace ridere (risate e applausi in sala).
Aldo - Un'allegria…. Non stiamo nella pelle…

Il ruolo di Max Pisu era concepito per essere così piccolo?
Giovanni - Si era giusto un cameo.

Dopo cinque anni d'assenza, pensate di tornare a teatro a breve con un nuovo spettacolo?
Giacomo - Quasi sicuramente si, anche se ancora dobbiamo cominciare a scriverlo.
Aldo - Io in verità sono un po' stufo di loro, però…

Ritornando al film, possono essere così vulnerabili gli uomini?
Giacomo - Si, gli uomini spesso sono fragili.
Giovanni - Il problema sta nell'incomunicabilità.

Durante le riprese di questo film vi siete fatti molte confidenze?
Giovanni - Dopo trent'anni che ci conosciamo, che confidenze potremmo mai farci?
Le confidenze tra amici….
Aldo - Secondo voi… (accarezza i capelli di Giacomo e sorride).

E qui diventa palese l'insofferenza del trio verso la conferenza stampa e soprattutto il loro annoiarsi nel rispondere a domande spesso un po' forzate.
Comincia un battibecco con un paio di colleghi. I toni si accendono anche se più che un litigio sembra uno sketch comico. Ad uscire da questa situazione un po' antipatica ci pensa Giacomo che dice: Io dopo tutto a questa conferenza stampa mi stavo divertendo!

Si ritorna alla normalità…

Paola Cortellesi che cosa hai in progetto di fare in futur? Ancora cinema?
Paola - Sto scrivendo anch'io uno spettacolo teatrale.
Giovanni - Lei non lo sa (indica la Cortellesi), ma noi ci infileremo nel suo spettacolo senza chiederle nulla. Abbiamo bisogno di lavorare!

Quali commedie vi sono piaciute ultimamente al cinema?
Giacomo - "Dopo mezzanotte" di Ferrario.
Giovanni - "Così fan tutti".
Venier - Non amo le commedie, anzi ultimamente non mi piace proprio il cinema. Se devo pensare al passato, tra le commedie penso giusto a "Il sorpasso" e "La grande guerra".
Paola - Non vedo spesso le commedie al cinema. Ad esser sincera prima di questo lavoro, non avevo mai visto gli altri film del trio. Poi li ho visti e mi sono piaciuti.

Paola quale dei tre rappresenta più il tuo ideale di uomo?
Paola - Nessuno, veramente nessuno (risate).

Come vivete la vostra notorietà?
Giovanni - Abbiamo una vita eccezionale vissuta normalmente.

Essere interisti insegna a prenderla con ironia…Giacomo - Purtroppo si…