Cara Rai Addio - datato 12 dicembre 2004

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00sabato 19 novembre 2005 21:20
MILANO - Neanche il tempo di sedersi sul palco della sala Montanelli, che già si ride. «Grazie a tutti e arrivederci». Aldo, Giovanni e Giacomo, il «Trio» per antonomasia, danno così il benvenuto ai loro ammiratori, ragazzini con tanto di fotocamera digitale, famigliole, trentenni e signori di mezza età, arrivati ieri sera al Corriere per l'incontro organizzato da Vivimilano . Si siedono sulle signore della prima fila per le foto di rito, «ho sentito, lei mi ha toccato il sedere» ride Giovanni. E poi sugli sgabelli del palco, «ci vedete lì in fondo? Mi spiace, non si alza di più», comincia Giacomo. Ed è solo l’inizio di battute e finte cattiverie che i tre si scambiano per tutta la durata dell’incontro. Raccontano del loro essere «trio», di come tutto venga deciso insieme, della loro «strana democrazia dell’unanimità»: «Si parte da un’idea - spiega Aldo -, se piace agli altri due si va avanti, altrimenti tutto si ferma lì». Come lo sketch del meccanico, amato da Giovanni, ma mai realizzato «perché a Giacomo non piace».

Faccia a faccia con Aldo, Giovanni e Giacomo
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Dopo il non fortunatissimo La leggenda di Al, John e Jack («che comunque ha incassato oltre 25 milioni di euro»), i tre si sono presi un po’ di pausa. Per quest’anno niente film, teatro e tv. Anche se avremmo potuto vederli su Raiuno, al posto di Bonolis. Lo ricorda Giacomo: «Ci aveva chiamati il direttore generale Cattaneo: ci aveva proposto uno spazio quotidiano tutto per noi nel preserale, in contemporanea con "Striscia la notizia"». Sorride Giovanni: «Ci disse "bello, bello". Ci abbiamo lavorato due mesi». Poi, continua Giacomo, «abbiamo cercato di ricontattarlo, una volta ci dicevano "non c’è", l’altra che ci avrebbe richiamato: tutto è finito così, si vede che non era il momento, troppi scontri tra le due aziende». Insomma, niente programma anti-Ricci: «Sarebbe stata una striscia di un quarto d’ora di pura follia. Poteva essere una cosa molto stimolante, una bella sfida ricca di adrenalina che non capita tutti i giorni. Ma non portiamo rancore, quando rivedremo Cattaneo, gli chiederemo cosa è successo». In febbraio però in tv ci saranno: saranno su Italia 1. Un ritorno al loro primo amore: gli amici della Gialappa’s, quelli che li hanno fatti conoscere al grande pubblico nel ’94: «Siamo felicissimi di tornare a "Mai dire gol", sono degli amici». Tutti personaggi nuovi, «magari faremo qualche accenno a Nico e Tafazzi», promette Giacomo. Nessuna satira politica, però. «Non è nelle nostre corde - spiega ancora Giacomo -, l’ispirazione ci viene più dalle cose normali che dalla politica». Anche se poi ricordano lo sketch dei tre leghisti che si picchiano tra di loro, «ma quello è stato solo un accenno, la nostra è satira di costume».
Il nuovo anno sarà anche quello del loro ritorno al cinema. Il nuovo film arriverà a Natale. Ancora niente titolo, «tutto è da decidere, può uscire qualsiasi cosa, prima scriviamo la storia». Incerta anche la partecipazione di Marina Massironi.
Parlano, scherzano, ridono. E con loro il pubblico. «Cosa vorreste sotto l’albero?», si sente dalla platea. «Ma questo è Marzullo!», taglia ironico Giovanni. Applausi, foto, autografi e tanti auguri.
Intanto, il loro regalo di Natale è già nelle librerie e nei negozi di dischi: un cofanetto, libro più due dvd con la rimasterizzazione dello spettacolo teatrale «I corti», con sketch inediti e filmati storici di «Mai dire gol».
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